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sabato 31 marzo 2012

Il presidio Libera Scilla è intitolato a Lea Garofalo

Nasce ufficialmente il presidio Libera Scilla, intitolato a Lea Garofalo. Già presente nel territorio da due anni, da quando l'intensificarsi di episodi di criminalità ha fatto nascere l'esigenza di sensibilizzare la cittadinanza alla solidarietà e alla legalità, il gruppo ha deciso di fare l'ulteriore passo di costituirsi formalmente in presidio, riconoscendosi totalmente nei valori perseguiti dall'associazione fondata e presieduta da don Luigi Ciotti. E lo fa scegliendo di intitolare il presidio a Lea Garofalo, proprio nei giorni in cui nel Tribunale di Milano si decidono le sorti dei sei imputati accusati dell'omicidio di Lea,   collaboratrice di giustizia calabrese, sequestrata, torturata e sciolta in 50 chili di acido nel novembre del 2009. La sentenza con cui i giudici hanno condannato al massimo delle pena gli assassini è ”una pagina di giustizia e verita”’, così come è stata definita da Denise, la figlia ventenne di Lea, che vive oggi sotto protezione. La scelta di intitolare il presidio a "Lea Garofalo" è stata condivisa da tutti i soci, in quanto rappresenta il simbolo di chi ha saputo rompere il muro di omertà e scegliere la strada della giustizia.
Il  percorso di Libera Scilla ha visto fin dall'inizio la stretta vicinanza e l'incoraggiamento del coordinamento reggino di Libera, nella persona del suo referente Mimmo Nasone, di Tiberio Bentivoglio e di tutta la squadra, che non  è mancata per l'importante momento della costituzione ufficiale. Presente anche il gruppo Libera Bagnara, anche esso in fase di costituzione in presidio. Dalla direzione nazionale di Libera è giunto Davide Mattiello, che ha sollecitato i soci a continuare nell'attività svolta, affinchè arrivi il messaggio <<che la mafia è sconveniente e la legalità conveniente>>. La rete creata da Libera nel territorio nazionale, infatti, è volta a sostenere tutti coloro che decidono di stare dalla parte della giustizia, che spesso pagano il prezzo dell'emarginazione. Tra gli impegni presi dai soci, indicati nel “patto di presidio”, siglato da tutti i presenti,  c'è infatti il sostegno alle vittime delle mafie, insieme alla partecipazione attiva alle iniziative  promosse dal coordinamento reggino, sensibilizzazione alla cultura della legalità, collaborazione con associazioni ed istituzioni per l'affermazione dei valori perseguiti da Libera. Nel corso dell'incontro, i soci fondatori hanno , inoltre, fatto una verifica dell'attività svolta, insieme ai rappresentanti sia delle associazioni che hanno aderito e sia di quelle che stanno facendo un percorso di avvicinamento. Hanno riportato, infine la loro esperienza con Libera gli studenti dell'istituto Minasi,   impegnati attualmente nella partecipazione al concorso nazionale Regoliamoci. Per questo primo anno, è stata indicata  come referente Giusy Nuri ma, all'interno del presidio, ogni socio sarà responsabile di uno specifico settore di attività.

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